ENRICO GABELLI. Comporre / Vedere / Scomporre
Pubblicato il 23 Set 2009 alle 14:53 | Condividi
prima retrospettiva ospitata dalla Galleria Morelli Arte Contemporanea di Locorotondo è dedicata alla corrente del Neoformalismo italiano degli anni ’70. Si tratta della personale di Enrico Gabelli, artista scomparso nel 1994, vivace espressione del gruppo “Geometria e Ricerca” che aveva introdotto nel sud Italia le sperimentazioni dell’Arte Concreta milanese. Erano gli anni del dualismo estetico vissuto nella contrapposizione tra il realismo politicamente impegnato e gli influssi dell’irrazionale informale. Gabelli e gli altri (Barisani, De Tora, Tatafiore, Trapani ecc.) elaborano un pensiero figurativo “concreto”, che attinge a forme, linee e colori autonomamente concepiti dalla personale immaginazione dell’artista anziché dai processi di astrazione delle immagini della natura. Un arte basata sulla realizzazione e sull’oggettivazione delle intuizioni dell’artista, rese in forme-colori, lontane da ogni significato simbolico. Nell’attività artistica di Gabelli, artista vicino alla pittura quanto ai linguaggi del jazz, della moda e della filmografia, è possibile rintracciare due momenti distinti ma in continuità: le prime sperimentazioni dalla gestualità avvolgente, dinamica, sfumata evidenziano una vicinanza alla figurazione plastica intesa come riproduzione di una pulsione reale, naturale, umanissima. Dopo il 75, con l’intensificarsi dell’attività espositiva e critica, Gabelli impone e s’impone un segno rigoroso, deciso, netto; le forme si geometrizzano, la materia si consolida, le forme si giustappongono ed incastrano con forza e gravità: il quadro non è più uno spazio accomodante bensì un territorio di equilibri forti e di armonie precise. Anche il ricorso al polimaterico (con l’uso della sabbia e del tessuto) contribuiscono a rafforzare la superficie di lavoro ove transitano i corpi-in-composizione. La mostra di Locorotondo, curata da Roberto Lacarbonara e organizzata da Luca Gianfrate e Antonio Lillo per l’Associazione Culturale Entropie, segna un ritorno all’esposizione dell’artista a quindici anni dalla sua scomparsa. I suoi lavori, consacrati nelle celebri mostre del Grand Palais di Parigi e di altre rassegne internazionali (Tokyo, Ottawa, Montreal ecc.) verranno presentati nel corso del vernissage venerdì 25 settembre alle 18.30 e saranno visitabili fino al 13 ottobre. In occasione del vernissage ci sarà una degustazione a cura della Cantina Cardone di Locorotondo.